Iscrizione al Punto d’Accesso
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Come scaricare la Consolle Avvocato

 

Informazioni minime sul Punto d’Accesso e sul Processo Civile Telematico

La Commissione Informatica desidera fornire ai Colleghi alcune semplici indicazioni per meglio comprendere che cos’è il Punto d’accesso (PDA), come iscriversi ad esso e conseguentemente addentrarsi nel Processo civile telematico (PCT), ossia al sistema ideato dal Ministero della Giustizia con l’obbiettivo di introdurre gli strumenti informatici nel processo tradizionale.
Esso consentirà di redigere, firmare e depositare gli atti, di ricevere comunicazioni da parte degli Uffici Giudiziari e di consultare i fascicoli direttamente dalla propria scrivania, oltre a molti altri servizi in corso di implementazione (ad esempio, i pagamenti in via telematica e la consultazioni dei registri anagrafici): una volta iscritti a un PDA, basteranno un computer, una connessione a internet e una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

La Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

La CNS è un dispositivo elettronico (Business Key o Smart card) che contiene i dati identificativi del soggetto che ne è titolare; questi, attraverso un codice identificativo stabilito all’atto dell’istallazione, potrà accedere ai servizi on-line messi a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni (ad esempio, le visure ipo-catastali) e sottoscrivere digitalmente i documenti informatici.
La CNS ha due funzionalità: la prima è idonea ad identificarne in maniera univoca il titolare, permettendogli di autenticarsi ai siti delle Pubbliche Amministrazioni; la seconda è rappresentata da un dispositivo di firma digitale atto a sottoscrivere i documenti informatici. Entrambe le due funzionalità si basano su un certificato digitale.
La CNS si trova in commercio sotto forma di due distinti strumenti:
– la Business Key (BK) è un dispositivo in formato chiavetta USB, auto-installante;
– la Smart Card (SC) è un dispositivo in formato tesserino rigido, che viene letta per mezzo di un lettore installato e collegato al proprio PC.
Tra i due, la BK è senza dubbio lo strumento più maneggevole, in quanto portabile e pertanto utilizzabile su ogni computer; oltre a ciò la BK ha il vantaggio di consentire un’attività di consultazione dei registri di cancelleria anche senza la presenza del titolare.
Quest’ultimo, infatti, può sdoppiare il PIN (Personal Identification Number – Numero Personale di Identificazione), distinguendo tra il PIN del certificato identificativo da quello del certificato di firma digitale.
In questo modo il titolare può affidare ad un collaboratore il PIN del certificato identificativo, mantenendo la segretezza del PIN per la sottoscrizione digitale degli atti.
I supporti di firma digitale e di autenticazione appena descritti sono acquistabili da aziende private, ma anche presso la Camera di Commercio o le Poste Italiane; agli sportelli preposti è necessario recarsi personalmente (non sono ammesse deleghe), muniti di carta d’identità e di codice fiscale: il dispositivo viene rilasciato immediatamente.
Vale la pena ricordare che il certificato di autenticazione ha una durata limitata nel tempo (di solito 3 anni) ed è onere di ognuno verificarne la validità.

Il Punto d’accesso (PDA)

Il PDA può essere definito come il sistema certificato dal Ministero della Giustizia atto a riconoscere l’identità dell’utente, il suo titolo (avvocato o praticante abilitato), nonché la legittimazione ad accedere alle informazioni processuali richieste, secondo criteri di sicurezza e affidabilità.
Una volta autenticato, l’utente accede ai registri di cancelleria, dove può sin da ora consultare i propri impegni processuali mediante il servizio POLISWEB in tempo reale, e dove a breve potrà depositare atti e documenti in formato elettronico, e consultare ed estrarre copia dei documenti delle controparti.

Attualmente il PDA è gestito dall’Ordine dell’iscritto o da soggetti privati.
Ogni utente può essere iscritto ad un solo PDA; qualora in seguito decida di cambiare il gestore, può farlo cancellandosi dal precedente gestore e iscrivendosi presso quello nuovo.
Il PDA dell’Ordine di Udine offre tutti i servizi ad esso collegati gratuitamente, nel senso che il costo è incluso nella tassa annuale.

Il POLISWEB

È il sistema attraverso cui è possibile la consultazione via internet della cd. Cancelleria virtuale, dando modo all’utente di monitorare in tempo reale lo stato dei fascicoli, dei dati generali di una vertenza, della cronologia degli eventi e dei documenti inerenti ai procedimenti presenti nel Sistema informativo del contenzioso civile (SICID), delle procedure esecutive e dei fallimenti (SIECID).
L’avvocato o il praticante abilitato accede all’area dedicata al POLISWEB attraverso il PDA di appartenenza e, autenticatosi con il dispositivo in suo possesso (BK o SC), potrà esaminare i registri di cancelleria delle proprie pratiche.

Il processo civile telematico (PCT)

Come si è accennato, il PCT consiste nell’introduzione degli strumenti informatici nel processo tradizionale.
Questo progetto del Ministero della Giustizia si prefigge di automatizzare i flussi di informazioni, atti e documenti giudiziari in formato elettronico, coinvolgendo tutti i soggetti interessati al processo, siano essi utenti esterni (avvocati, praticanti abilitati e ausiliari del giudice) che interni agli uffici giudiziari.
È interessante ricordare come il Ministero abbia già abilitato un servizio gratuito per la consultazione pubblica dei dati attinenti ai processi innanzi al Giudice di Pace (denominato SIGP), consultabile all’indirizzo https://gdp.giustizia.it/.
Al fine di utilizzare i servizi del PCT, è necessario servirsi di un apposito software (“consolle dell’avvocato” o altro software “redattore”), che crea una cd “busta elettronica” contenente l’atto e gli eventuali documenti, sottoscritti digitalmente, e la invia all’ufficio giudiziario di destinazione per il deposito. La regolarità del deposito viene attestata dal gestore centrale del sistema, e viene evidenziata sulla consolle dell’avvocato.
Qualora il documento trasmesso non soddisfi i requisiti informatici richiesti viene rifiutato dal sistema; a questo punto l’utente può correggerlo e inoltrarlo nuovamente.

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